COME RECUPERARE UNA CASULA ROSSA ECONOMICA
Come donare nuova dignità ad una casula rossa economica senza spendere una fortuna
Le sacrestie delle nostre chiese sono zeppe di paramenti ( postconciliari ) talvolta davvero brutti.
Iniziamo col dire come stanno i fatti, senza troppi giri di parole.
Negli anni, la mania dei paramenti semplici, ha generato degli obrobi liturgici. Ti posso assicurare che negli ultimi dieci anni ho visto cose terribili.
Capita quindi che ad un certo punto, un sacerdote di medio buon senso ( non serve essere un esperto liturgista per capire certe cose ) decida che si debba porre rimedio alla situazione, pur avendo un limite di budget invalicabile.
Perché comprendo benissimo che donare alla Liturgia una casula nuova sia bellissimo, ma so anche che non sempre vi sia la possibilità economica per farlo, specie quando ci sono da recuperare molte casule.
Come ho recuperato una casula rossa economica nel modo più semplice possibile
La casula economica rossa da recuperare è quella che vedi qui in foto.
Fu realizzata in poliestere, con uno stolone ricamato sul davanti e dietro. Uno di quei paramenti che avrai visto molte volte riempire gli armadi delle sacrestie.
Il problema è con il tempo, lo stolone si è macchiato e più in generale la casula mostra tutti i limiti di un lavoro fatto in modo approssimativo.
Quale intervento per salvare questa casula rossa economica?
In collaborazione con il cliente, ho deciso di rimuovere l'improbabile stolone sul davanti e dietro, salvando solo il ricamo che riprende il simbolo dei francescani.
Sul davanti abbiamo deciso di ricamare un Tau sviluppato ad hoc per l'occasione, usando il filato dorato.
La pochezza della confezione ha fatto si che sul davanti, dopo aver scucito il cotone bianco, il tessuto sia rimasto bucherellato. Era impensabile lasciare una simile situazione a vista.
Ecco che dunque abbiamo deciso di coprire la zona danneggiata con dell'agremano largo in oro mezzo fino.
Salvare il ricamo dello stolone nella casula rossa economica
Per espressa richiesta del cliente, il simbolo dei francescani, ricamato sullo stolone, doveva essere salvato e cucito al fondo dietro.
Per impreziosire il davanti invece, abbiamo sviluppato un Tau da circa 14 cm di altezza e lo abbiamo ricamato in filo d'oro giallo.
Tale operazione è stata forse la più complessa, poiché non ci crederai ma... le casule erano state tagliate e confezionate in un modo così approssimativo ( direi casalingo ) che davanti e dietro non erano simmetrici !
Impressionante.
Abbiamo quindi dovuto piegare il davanti e dietro, segnare con un punto lento le simmetrie e poi procedere con i ricami.
Posso comprendere la tua obiezione : resta comunque una casula semplice. Si, è così : resta una casula economica rossa, ma perlomeno più pulita e meno scontata.
Se non c'è il budget per acquistare una nuova, allora è certamente possibile sistemarne una vecchia.
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Stimato maestro,
Ho visto un po’ del vostro sito ed in particolare questo recupero della brutta casula rossa. È vero non è facile trasformare in un bel paramento una brutta casula banale ed il risultato è senza dubbio migliore della partenza. Io però avrei nel caso specifico operato così. Smontato l’orrendo scatolone bianco come avete fatto voi, avrei eliminato anche il collo a cappuccio quindi avrei creato una scollatura “a pianeta” cioè trapezoidale, più o meno ampia fino ad eliminare lo sporco o coprendolo con il gallone, ma attorno a tutto il collo.
Quindi avrei creato con lo stesso gallone un tau sul davanti, sempre con lo stesso gallone cucendone due strisce a circa 20 cm di distanza, mentre sul dietro avrei creato una colonna allo stesso modo.entrembe le decorazioni, tau e colonna proseguendo fino al fondo e chiuse col gallone orizzontale in fondo. Come voi avrei riportato lo stemma dei francescani dietro alla casula, decisamente in fondo.
Non so se senza disegni sono riuscito a farvi immaginare il lavoro, ma solo così, senza voler insegnare nulla, ma per condividere una passione che più è devozione verso i misteri che rivestiti dei paramenti si celebrano sull’Altare.
E. C.
Carissimo,
apprezzo la sua proposta che a dirla tutta… mi piace.
Certo, come comprenderà, quando di interviene su commissione spesso si ricevono dei limiti di budget o stilistici. In questo caso abbiamo operato nell’ambito di una ipotesi di intervento abbastanza “ristretta”.
Trovo la sua proposta assolutamente di buon gusto ed in linea con il mio approccio alla Liturgia.
La prego, mi continui a seguire e far notare migliorie.
A presto
Vincenzo Busco